RALLY SANREMO 1986 E la GOLF DIESEL DEL “CICCIAINO”

“A Grosseto abita un amico di Vladimiro Brezzi soprannominato “Cicciaino”, che ha come auto, guarda caso, proprio una Golf Diesel prima serie. Vladimiro non ha tempo da perdere, torna a Grosseto (immaginate a che velocità…) e si precipita dal suo amico. Ecco la proposta: “tu, amico mio, mi dai la tua auto. Io e mio cugino la smontiamo tutta, mettiamo il motore della mia e tutto quello che serve per correre in sicurezza e poi via al Rally di Sanremo! Non è un'idea splendida?”

Il Mondiale Rally 1986: uno dei campionati più tristi e chiacchierati della storia. Un anno con molte vittime, tra le quali anche il mostruoso Gruppo B. In questo clima di tristezza generale ci pensarono alcuni toscanacci a portare un po’ di sano buonumore. Che ne dite di partecipare al Sanremo, in mezzo ai mostri del Gruppo B, con una Golf Diesel stradale, per di più presa in prestito? Ecco la storia di quella, assurda e incredibilmente avventurosa, partecipazione.

21 maggio 2021| scritto e pensato dalla mente malata di Baffo | editato e corretto dal pensiero distorto di Gabry

Il nostro racconto comincia nel 1986, l'anno nefasto che segna bruscamente lo stop del sogno Gruppo B. Per l'esattezza, la parola “FINE” viene scritta il 2 Maggio proprio di quell’anno, quando a metà del 18° passaggio del Tour de Corse la Delta S4 di Henri Toivonen esce di strada, finisce in un dirupo e prende fuoco. Muoiono nell'impatto sia Toivonen che il navigatore Sergio Cresto, esattamente un anno dopo la morte di Attilio Bettega, su Lancia 037. Si decide di dare un taglio alla velocità nei Rally e ovviamente le prime indiziate diventano le potentissime “Gruppo B”, che dal 1987 verranno bandite. Triste eh?

Ma cerchiamo di dare un po’ di colore a questo racconto macabro e facciamo un salto in Italia e più precisamente a Grosseto. Dove vive un certo Vladimiro Brezzi, appassionato di corse a pilota part time. Che, per lavoro, utilizza una Golf GTD e pensa che sarebbe una buona idea portarla in gara. Ne ha vista correre una a fine anni ‘70 e da allora gli è rimasto il pallino in testa: guidare una Golf Diesel in un rally.

In autunno si disputerà l’undicesima tappa del Mondiale Rally in Italia, a Sanremo, e sarà l’ultimo anno per vedere le Gruppo B in azione. Quale migliore occasione, quindi, per dare sfogo al proprio pallino?

Toivonen su Lancia Delta S4
Bettega su Lancia 037

Brezzi decide di partecipare con la propria, nuova di pacca, Golf GTD seconda serie. Si iscrive e chiama in appoggio “ammiocuggino”, cioè suo cugino Gian Paolo, comunicandogli l’ideona. Il cugino accetta al volo, ovvio. Quindi la situazione è questa: due cugini coraggiosi e con tanta voglia di divertirsi ed una Golf Gtd nuova di pacca, cosa può andare storto? Programmano per benino tutti gli interventi da fare sulla vettura: rollbar, cinture di sicurezza, estintori e tutto il necessario per la sicurezza. E basta, il resto è originale VW. Al solo pensiero ho già le lacrime agli occhi, non so se per ilarità o disperazione.

Bisogna dire che i due prendono la cosa seriamente. Passano le vacanze sulle montagne dell’entroterra sanremese, un po’ perché adorano la montagna (come no) e un po’ perché così possono fare le ricognizioni. Geniale, in effetti sembra proprio la vacanza perfetta.

Ma se non bastasse il periodo di vacanza per prenderci la mano con la Golf? Semplice, Vladimiro per lavoro guida molto, proprio con la Golf, e passa (guarda caso) proprio per le strade che ospitano i vari rally toscani. Quindi unisce l'utile al dilettevole, lavorando e guidando durante i trasferimenti come in una prova speciale. Siamo proprio ingenui noi. Bom è fatta, bisogna solo aspettare il 13 ottobre per correre.

Con la nostra storia arriviamo ai primi giorni di settembre ed il Brezzi passa da Livorno a salutare un suo amico meccanico, tale Paolo Pardini, esperto golfista. Tra una chiacchiera ed un’altra esce fuori che la Volkswagen ha omologato per le competizioni solo la Golf prima serie, mentre la seconda no. Gelo. Brezzi salta in macchina e torna a Grosseto, controlla il regolamento e...scopre di non poter partecipare con la sua GTD seconda serie. Ma porc… Il giorno dopo va al lavoro con il morale sotto i piedi ma mentre è fermo al semaforo gli si affianca un perfetto sconosciuto con una Golf, diesel, nera e prima serie. Una perfetta Musa ispiratrice: il “Cicciaino”, come ho fatto a non pensarci prima? A Grosseto abita un amico di Vladimiro Brezzi, soprannominato “Cicciaino”, che ha come auto, guarda caso, proprio una Golf Diesel prima serie!

Vladimiro non ha tempo da perdere, torna a Grosseto (immaginate a che velocità…) e si precipita dal suo amico. Ecco la proposta: “Tu, amico mio, mi dai la tua auto. Io e mio cugino la smontiamo tutta, mettiamo il motore della mia e tutto quello che serve per correre in sicurezza e poi via al Rally di Sanremo! Non è un'idea splendida?” Pura follia. E cosa fa il “Cicciaino”? Accetta! Certo, c'è voluta qualche rassicurazione “economica”, ma alla fine acconsente. Sono matti questi toscani. In officina si comincia a smontare il motore ma quando arriva il momento di mettere quello nuovo c’è qualcosa che non va. Gli attacchi ed i supporti sono diversi. Ma che caz… Va beh, niente cambio di motore: si dà un’altra rassicurazione “economica” al “Cicciaino” e il sogno continua. Ahhh l’amicizia...

il “Cicciaino”

Arriviamo al giorno delle verifiche tecniche del Rally di Sanremo, che si terrà dal 13 al 17 ottobre. In mezzo a Delta S4, Peugeot 205 T16 e MG Metro 6r4, troviamo, messa giù da battaglia, la Golf Diesel numero 57 del “Cicciaino”. Sembra andare tutto per il meglio ai nostri eroi, vero? E invece no, perchè alle verifiche tecniche vengono bocciati. Il motivo è presto detto: hanno montato il rollbar sulle piastre senza chiudere perfettamente la scatolatura. Insomma, serve qualche punto di saldatura in più. Facile, se non fosse che si trovano in Liguria e non conoscono nessuno. Cerca e ricerca trovano un meccanico, lo svegliano in piena notte ed al posto di una fucilata rimediano le saldature necessarie. Passione pura, o no? Sembra la trama di un film di Pieraccioni!

Allo scadere del tempo massimo la Golf viene ripresentata al parco chiuso e passa le verifiche, finalmente. La prima Prova Speciale del Rally, quella della saldatura, è già vinta. La mattina successiva parte il Rally di Sanremo ed i nostri eroi sono sulla pedana che aspettano il semaforo verde. Affrontano con coraggio le prove speciali su sterrato, dove vanno in difficoltà sulle salite perché la potenza della vettura è scarsa, siamo intorno ai 60 cv, usati (tanto e a lungo) per far tutt'altro che correre. Ma sapete come si dice, dopo una salita c’è sempre una discesa. In quei frangenti la macchina è incontenibile, agevolata dalla mancanza di freni adeguati, visto che arrivano sempre a fine prova ma con i dischi incandescenti. Alla bersagliera, come si suol dire. Insomma, l’auto è una pippa al sugo ma non lo sa e fa egregiamente il suo lavoro. Giunti nella piazza medievale a Volterra, dove sostano tutti i bolidi del Gruppo B, le persone incuriosite circondano la Golf manco fosse una Ferrari. Immagino la faccia della gente quando viene detto loro che l’auto è perfettamente originale. Per di più Diesel. C’è anche spazio per un numero da circo durante la prova speciale di Casole: la Golf raggiunge l’auto che la precede, un'Alfa GTV. Il Brezzi si attacca al clacson per farsi lasciare strada, ma la visibilità è nulla per via della polvere alzata dalle auto e non c’è modo di passare. Alla fine di un lungo rettilineo c’è un incrocio con uno spazio piuttosto ampio sulla destra. Il Brezzi lo sa perché ci lavora su quelle strade. Vladimiro ritarda la staccata per superare a sinistra, ma proprio in quel momento la GTV si sposta a sinistra proprio per lasciare spazio alla Golf in interno curva. Quindi? Semplice, Brezzi tira il freno a mano e fa un testacoda, ripresentandosi a destra dell’Alfa per chiudere il sorpasso! Della serie: Toretto levati che ti spiano con una ruspa.

Verso la fine della prova di Luriano c'è un salto piuttosto importante, la Golf si stacca da terra con tutte e quattro le ruote. Volo perfetto, atterraggio così così, perché nell'impatto col suolo violentissimo il paramotore spacca il motorino della pompa nella coppa dell’olio. La prova viene conclusa lentamente e segna la fine del sogno, costringendo i nostri eroi ad un bruciante ritiro. Ma è stato bellissimo così, o mi sbaglio? Per dovere di cronaca vi dico anche come finisce la gara, anche se a tutti voi interessa solo la storia incredibile della Golf, ovviamente.

Là davanti nella lotta per il Mondiale succede di tutto. Va tutto liscio fino alla SS 22, quando i cronometri ufficiali vanno in tilt e nessuno conosce la classifica effettiva. Alla fine l'organizzazione decide arbitrariamente di utilizzati i tempi presi dai navigatori dei vari equipaggi, ma è solo l’inizio del caos. Al termine della terza tappa, tutte le Peugeot 205 vengono squalificate per via di alcune bandelle a protezione dei serbatoi, che Lancia interpretò come “minigonne” ed erano vietate da regolamento. La quarta tappa le Delta S4 vincono a mani basse, con un cambio di posizioni tra i piloti con Alén davanti a Cerrato e Biasion. Tripletta Lancia e tutti a casa.

Ma scommetto che nessuno si è divertito più di alcuni toscani su una Golf GTD presa in prestito. Forse si è divertito un po’ meno un certo “Cicciaino”...

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