- Ford RS200: l’ultima arrivata del Gruppo B che poteva dare del filo da torcere alle sue avversarie -

Aveva tutte le carte in regola per battere le sue rivali: Audi Quattro, Lancia 037 e Delta S4, Peugeot 205 T16, etc... E ci sarebbe riuscita, se solo non avessero cancellato il Gruppo B per la poca sicurezza e la quasi totale assenza di controllo delle vetture. Signore e signori, allacciate le cinture e mettetevi comodi, stiamo per cominciare a parlare dell’ultima arrivata di quel mondo, proveniente da casa Ford: la RS200. Prima dentro, gas a martelloooo.. e andiamo!

17 dicembre 2021 | scritto e pensato dalla mente malata di A.Picone |

Ben tornati nel mondo del Gruppo B. Vi ho già parlato della Peugeot 205 Turbo 16 (qua trovi l'articolo), una delle tante leggende del mondo del rally Gruppo B che, come sappiamo tutti, è stato abolito a seguito dei gravissimi incidenti avvenuti nel 1986 che videro coinvolti in entrambi i casi una Ford RS200. Mi riferisco all’incidente nel Rally di Portogallo dove vennero feriti numerosi spettatori (di cui tre morirono poco dopo), e all’incidente nel Rally di Hessen (Germania), dove il pilota Marc Surer perse il controllo della vettura andando a sbattere contro un albero, dividendo l'auto in due parti per poi a schiantarsi contro un altro albero dove esplose. Il pilota si salvò perchè sbalzato fuori dall’abitacolo al primo impatto, il copilota Michel Wyder morì intrappolato avvolto tra le fiamme.

Il prototipo più problematico degli anni Ottanta: la Ford Escort RS1700T

L'articolo di oggi si concentra proprio sulla Ford RS200, una macchina pazzesca con una meccanica così impeccabile che a confronto i Rolex sembrano orologi dell'uovo di Pasqua. Ma partiamo dal principio.

La Fors RS200 è un'auto che non doveva esistere, poichè in Ford si pensava di partecipare al rally usando una versione potenziata della Ford Escort: la Ford Escort RS1700T, che rimase però allo stato di prototipo a seguito dei numerosi problemi tecnici. Incavolati come una ragazza in astinenza da dolci, decisero di abbandonare il progetto ripartendo da zero, sfruttando ciò che avevano imparato con la Escort. Da questo momento in poi iniziò lo sviluppo della RS200. Direi di partire dal punto più bizzarro di tutti che mi ha scioccato, così scioccato da dire “Ma cosa diamine…”. Okay, le mie parole erano leggermente più colorite ma in ogni caso avete capito il concetto. Ah, dimenticavo, come da regolamento sono stati realizzati 200 esemplari di Ford RS200 stradali, al solo scopo di omologare la vettura per il mondiale rally.

La carrozzeria non è stata realizzata da Ford, no. È stata progettata da una casa automobilistica inglese famosa per le auto a tre ruote e per la carrozzeria in fibra di vetro. Signore e signori, ecco a voi la Reliant. Già. Il disegno però è della Carrozzeria Ghia.

Dai, interrompete la lettura un paio di minuti e fatevi un bicchierino di Whisky per dimenticare questa piccola curiosità. Fatto? Bene, riprendiamo.

Una delle auto più brutte al mondo, ma nel suo piccolo ha il suo fascino!

Il telaio della Ford RS200 è stato realizzato da un grande ingegnere e progettista nel mondo dell’automobilismo, in particolare dalla Formula 1: Tony Southgate, il quale ha avuto un aiuto – seppur parziale – da John Wheeler, pure lui ingegnere F1. Le sospensioni installate sulla RS200 erano a quadrilatero con doppi ammortizzatori per ogni ruota che, grazie anche all’eccellente distribuzione dei pesi, consentiva una tenuta di strada e una maneggevolezza pulita e precisa. Il motore, invece, è lo stesso che era montato sulla Escort: un quattro cilindri da 1.8 litri turbo 16V Cosworth BDT (Belt Drive Turbo) montato al posteriore forte di 250 CV a 7000 giri/min per la versione stradale mentre per la versione da competizione aveva una potenza variabile tra i 350 e i 460 CV. Inoltre, per la versione stradale, la Ford rese disponibile anche un kit di potenziamento che permetteva alla RS200 di arrivare a 300 CV.

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Includo pure gli interni, che sono anche loro pura poesia

Quanto invece alla trasmissione, troviamo un cambio sequenziale a cinque rapporti con innesti frontali e la trazione integrale permanente con ripartizione 37% all’anteriore e 63% al posteriore. La velocità massima era di 225 Km/h. Per quanto concerne invece la versione Evoluzione la potenza era di circa 640 CV, la versione da Rallycross ne aveva 700 e la versione per gareggiare nella Pikes Peak – che vedremo a breve – arrivava a ben 840 CV. Cifre da capogiro!

Se però in Ford si sono concentrati molto sulla meccanica, sul lato estetico non si sono soffermati più di tanto. Perciò, considerati i tempi ristretti e la fretta, equivalente a quella del protagonista di un film americano il cui obiettivo è fermare la sua amata prima che prenda l’aereo per lasciare il paese, in Ford dovettero recuperare pezzi di ricambio da altri progetti coevi. Tanto per fare un esempio, i fanali anteriori ed il parabrezza sono gli stessi della Ford Sierra. Nonostante questo, il risultato è davvero spettacolare e potete constatarlo voi stessi. Guardate qui che razza di capolavoro hanno tirato fuori!

Dannatamente sexy

Ad essere sinceri, però, il piccolo missile da rally un problemino lo aveva: un enorme, gigantesco, mastodontico turbo lag. Per quanto potesse essere eccezionale nella guida e nella maneggevolezza, il motore soffriva di un turbo lag spaventoso già ai bassi regimi.

I piloti che guidavano la Ford prima della cancellazione del mondiale rally furono Kalle Grundel e Stig Blomqvist.

Kalle Grundel
Stig Blomqvist

Il miglior piazzamento nel campionato fu un terzo posto al debutto nel Rally di Svezia. Ma, per la RS200, la carriera è tutt’altro che finita. Anzi, potremmo dire che era solo l’inizio. Adottando il motore della versione Evoluzione - che sarebbe stato adottato nella categoria rally Gruppo S, poi abolito contemporaneamente al Gruppo B – la RS200 partecipò nei rallycross e nelle gare di velocità in salita. Proprio nelle gare in salita vanno ricordate le vittorie dal 1987 al 1989 di Stig Blomqvist e dal tedesco Dieter Knuttel. Altri risultati sono i cinque titoli vinti nel biennio 1988-1989 dalla lussemburghese Jenny Van Hilten nelle gare in salita, nei circuiti e nelle gare di velocità. Va ricordata anche l’avventura nella Pikes Peak nel 2004 guidata ancora una volta da Stig Blomqvist nella versione Evoluzione, con motore portato a 840 CV grazie all’impegno del team Mach 2 Racing nella categoria “unlimited” portando a casa un quarto posto assoluto. Un pedigree sportivo di tutto rispetto.

La RS200 durante una gara di Rallycross
La RS200 appena dopo la Pikes Peak nel 2004

In conclusione, la Ford RS200 rientra tra le migliori auto del Gruppo B? Assolutamente sì, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista della guidabilità e della maneggevolezza. Prima che ve lo chiediate, vi rispondo in anticipo: mi sembra ovvio che porterei a casa una macchina del genere senza pensarci due volte. Se poi è dotata anche del kit di potenziamento, meglio ancora. No?

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