totem gt electric

- SHOCK ELETTRICO FORMATO GT -

E’ difficile mettere nella stessa frase le parole “auto” e “batteria”, ma oggi è un argomento che va trattato e sarebbe interessante leggere anche le vostre opinioni...buona lettura

26 novembre 2020 | scritto e pensato dalla mente malata di Baffo | editato e corretto dal pensiero distorto di Gabry

Sento parlare molto di questa restomod full electric: si chiama GT Electric è prodotta dalla Totem, una startup veneta, ed io non ho mai usato tanti termini inglesi in una sola frase. Mi sento già cittadino del mondo. Dò un’occhiata a questa auto e ovviamente me ne innamoro subito perché assomiglia moltissimo a un’Alfa Romeo Giulia GT degli anni 70! Sulla linea c’è ben poco da dire: tutti noi appassionati conosciamo bene la silhouette della Giulia GT “disegnata da un giovanissimo G.Giugiaro” ed è splendida ancora oggi. Al modello di serie, la Totem ha cambiato solamente le proporzioni e la carreggiata, che è stata maggiorata di 18 cm.

La carrozzeria ora è interamente in fibra di carbonio con il motore elettrico, da 518 cv e 940 Nm di coppia, in posizione centrale-posteriore per un bilanciamento ottimale dei pesi, portando il totale a 1270 kg.

Per gestire tutta la potenza, la GT è stata dotata di un sistema di sospensioni multilink al posteriore e MacPherson all'anteriore con braccetti in alluminio; in aggiunta è stato fissato un rollbar nell’abitacolo. Il risultato è uno strepitoso 0-100 in 3.4 sec e 245 km/h di velocità massima. Le batterie da 50.4 kWh sono raffreddate tramite un sistema inedito che utilizza un liquido refrigerante di derivazione militare; in questo modo si è riusciti a mantenere la temperatura di esercizio intorno a 38°C, garantendo 360 km di autonomia.

Un brivido percorre la mia schiena; forse sono suggestionato dal Covid19 e, quando sento parlare di temperature, mi preoccupo o forse quando sento parlare di kWh mi viene in mente uno smartphone e non un’auto.

Gli interni sono in stile retrò: niente mega display o diavolerie tecnologiche al solo scopo di farti zompare nell’iperspazio. Dentro questa GT ci sono solo semplici pulsanti. I sedili, poi, sono due gusci in carbonio ricoperti di pelle. Il risultato finale è sobrio e squisitamente analogico: ti siedi e guidi.

Tra i sedili trovi esattamente quello che cerchi, la leva del cambio, collegata ad un sistema chiamato McFly che simula i cambi marcia e tutte le sensazioni di un motore endotermico, compresi sound e vibrazioni sfruttando l’impianto stereo; inoltre, tramite diverse mappature, si possono impostare coppia motore, potenza e rapportatura del cambio. Esattamente come le bambole “real dolls” a grandezza naturale che somigliano a donne in carne e ossa.

L’idea di accostare una donna ad una bambola non mi piace assolutamente, anche perché ho un coltello appoggiato alle costole, saldamente stretto nelle mani della mia dolce metà che si assicura non cada a terra.

Perché scegliere un’auto così iconica e proporre una versione elettrica?

Beh, sicuramente per fare “rumore mediatico”, far parlare di sé ma soprattutto perchè al nostro povero mondo sta cominciando a mancare l’aria ed è giusto fare tutto il possibile per salvarlo e salvarci...ma di questo parleremo un'altra volta, magari. Torno all’Alfa GT e subito mi tornano in mente tutte le vittorie del passato con piloti come: Gian Luigi Picchi, Carlo Facetti, Spartaco Dini, Toine Hezemans, Gijs van Lennep, Luigi Colzani, Nicola Larini e più recentemente Andrea De Adamich nei campionati in giro per l’Europa con la versione GTA. Oppure le modifiche dell’Autodelta come lo “slittone”, che trasferiva il peso sul retrotreno mantenendo le ruote posteriori incollate alla strada per migliorare la trazione e sollevava la ruota interna anteriore in curva. L’originale era equipaggiata da un 1.6 litri a 4 cilindri, 2 carburatori doppio corpo, trasmissione bialbero, carrozzeria in alluminio e vetri in plexiglass. Pesava appena 700 kg per 170 cv, quanto bastava per vincere ben 11 volte la Mille Miglia come nessun’altra casa al mondo.

Insomma la GT ha una storia sportiva pazzesca che ha contribuito a renderla mitica e questa versione elettrica è solo un tributo che vuole riportare alla memoria quei ricordi (al prezzo di una villa al mare con piscina).

Ma visto che questa vettura è dotata di un motore che guarda al futuro, l'ambizione dovrebbe essere quella di guardare avanti e contribuire ad arricchire il palmares di vittorie del marchio.

Speriamo che questa GT marchiata Totem, possa essere d’ispirazione e non rimanga un'Alfa Marameo!

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