pagani huayra r

- la nuova musa...aspirata -

Il fascino immortale di alcune auto, come la Ferrari P4 oppure la Ford GT40 o la Porsche 917, hanno ispirato la nascita di un’opera d’arte a 4 ruote, che butta emozioni a grappoli: la nuovissima Pagani Huayra R. Tutto possiamo dire sul nome, che sembra più adatto ad un deumidificatore, ma nulla possiamo dire sulla bellezza di questa hypercar. Sul prezzo, invece, mi vengono in mente almeno 2 milioni e mezzo di motivi.

02 aprile 2021 | scritto e pensato dalla mente malata di Baffo | editato e corretto dal pensiero distorto di Gabry

Tutti noi conosciamo case automobilistiche più o meno rinomate. Esistono però alcune eccezioni, come Pagani Automobili che si definisce un Atelier ed a guardar bene i loro prodotti, ti rendi subito conto che hai davanti un pezzo d’arte. La Huayra R non è la solita hypercar con soluzioni tecniche all’avanguardia che permettono al fortunato proprietario di avere un missile terra-terra sotto il sedere. È soprattutto un oggetto ispirato dal vento che ha indicato ai progettisti dove mettere il metallo e forgiato dal fuoco della passione che brucia dentro ogni appassionato di auto.

Forse mi sono lasciato trasportare dall’emozione, ma è inevitabile ogni volta che parlo di una Pagani e questa Huayra R è davvero speciale perché è la diretta discendente della Zonda R!

Le muse ispiratrici

La silhouette della Huayra R è del tipo “longtail” (coda lunga) con due pinne laterali nella parte posteriore che sorreggono un vistoso alettone che, insieme al fondo piatto e all’estrattore posteriore, producono una downforce di 1000 kg a 320 km/h. Nella parte anteriore troviamo due nuove prese d’aria laterali che hanno la funzione di migliorare il raffreddamento dell’impianto frenante oltre che convogliare il flusso in uscita verso i lati della vettura, minimizzando le turbolenze e contribuendo a generare massima deportanza. Inoltre sul cofano anteriore sono stati aggiunti nuovi profili alari per favorire l’estrazione dell’aria garantendo maggiore stabilità all’anteriore. Per concludere, i nuovi sfoghi sopra l’arco dei passaruota e la generosa uscita laterale consentono una canalizzazione migliore dell’aria verso le appendici aerodinamiche posteriori.

Insomma un pezzo di fibra di carbonio, buttato dentro una galleria del vento, scolpito dall’aria.

Tale madre
Tale figlia

Il motore è un 6 litri V12 ad aspirazione naturale che sprigiona 850 cv e 750 Nm di coppia, disponibili già da 5500 giri, per arrivare fino a 9000 giri con un sistema ad iniezione diretta a 200 bar preparato dalla HWA AG. Momento di smarrimento, perché chi sarebbero questi della HWA AG? In pratica sono i fratelli minori (ma più bravi) della AMG, che gestiscono il programma ufficiale Mercedes nel campionato Dtm, tanto da esser diventati la scuderia più vincente di sempre.

HWA è l'acronimo di Hans Werner Aufrecht, fondatore e proprietario dell’azienda fondata nel 1999 e anche co-fondatore della AMG! Torniamo alla Huayra per aggiungere che il motore è posizionato nella monoscocca centrale in carbonio e diventa un elemento strutturale per il supporto del sistema di trasmissione. I tecnici della HWA AG, hanno lavorato anche su questo particolare cambio sequenziale a sei rapporti con frizione racing a tre dischi. In sostanza l’auto cambia marcia con la sola forza del pensiero. La vera chicca di questa vettura è il sistema di scarico perché i tubi, che vanno dai collettori al terminale, sono rivestiti internamente di ceramica, per una migliore dissipazione del calore. Inoltre sono perfettamente identici per quanto riguarda la lunghezza su tutti e 12 i cilindri per ottenere una sinfonia perfetta. Ma se l’auto dovesse fare troppo casino, ci sono anche i silenziatori eh.

Scolpita dal vento

Le sospensioni sono in lega di alluminio a doppi triangoli sovrapposti sia all’anteriore che al posteriore, con ammortizzatori attivi a controllo elettronico. Ai freni ci ha pensato San Brembo con un sistema di dischi carbo-ceramici autoventilati, dietro ai cerchi in alluminio. Insomma tutto questo casino per arrivare al peso, a secco, di 1050 kg! Dentro troverete solamente il volante, che oltre a sterzare gestisce tutta l’elettronica della vettura, come sulle auto da corsa. Ah, ecco cosa manca, la targa! Perché questa è un’auto da corsa. Cosa dire ancora di questo gioiellino...il prezzo.

No meglio di no, perché rovinarsi la giornata?

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