- MCLAREN 765 LT SPIDER:

REBEL YELL -

L’ultima nata in casa Mclaren è la discendente della nobile stirpe delle LT, la serie Long Tail, che solo le creazioni più estreme e raffinate possono meritare.

01 ottobre 2021 | scritto e pensato dalla mente malata di A.Volza |

Si sa che, quando la Mclaren si mette in testa di migliorare un proprio modello, ci infonde un impegno maniacale. Lo stesso non poteva che avvenire con la loro ultima fatica, ossia la 765 LT Spider. Magari sembra la solita sigla pomposa e sborona, ma a Woking nulla è lasciato al caso: quel 765 indica infatti che il 4.0 V8 biturbo eroga 765 cavalli. Contornati da 800 Nm di coppia, tanto per gradire. Invece LT, Long Tail, riprende la mistica Mclaren F1 omonima che venne sviluppata per la competizione di Le Mans negli anni ’90. Ora come allora, l’allungamento della parte posteriore va alla ricerca di un’aerodinamica più efficiente. Ma insomma, com’è cavolo l’hanno disegnata sta follia, che ha più tagli sulla carrozzeria di un emo? Andiamo per ordine.

Le linee sembrano scolpite dal vento stesso, con continui giochi di pieni e vuoti.

In primis, il concetto alla base è quello del form follows function. I maghi dell’aerodinamica hanno pensato bene di farle un abito su misura, in carbonio (al bando la poveranza) per aumentare la downforce di un significativo 20%. Mi immagino quegli ingegneri invasati che calcolano al centesimo di quanto perfezionare il CX. Robe da matti, anzi, da Mclaren. Sempre sulla stessa idea, ecco che i suddetti infoiati si fanno prendere la mano. E allora si inventano uno spoiler posteriore allungato, ché la deportanza non è mai abbastanza. Per essere sicuri, anzi pignoli, un altro 20% in larghezza glielo aggiungono. Non sia mai che per la sua leggerezza spicchi il volo, visto che il peso scende di ben 80 kg totali rispetto alla 720 Spider “normale”. Parliamo di 1278 kg a secco, davvero niente male.

L’opera di cesello si completa con un magistrale splitter anteriore, corredato da una bella carreggiata allargata e sexy, e minigonne più basse. Per indirizzare meglio i flussi d’aria nel sottoscocca. Last but non least, al posteriore fa bella mostra un quartetto di scarichi full titanium, che ululano al cielo la gloria rabbiosa del V8 sovralimentato.

Le bocche da fuoco fanno risparmiare il 40% di peso rispetto a un impianto in acciaio. E promettono fiamme…

Il capitolo meccanica e compagnia è da perderci il sonno, ovviamente. Qui i geni della Mclaren non hanno badato a spese per spingere il V8 vicino ai propri limiti. Trattandosi di una versione speciale, la potenza sale di 45 cavalli (sono 720 sulla Spider standard) grazie a un albero motore specifico, di tipo piatto. Già questo è un indizio della meticolosità riservata al motore, che viene arricchito con due belle turbine twin-scroll perché il turbo-lag non «non s’ha da fare». Ma l’intento sarebbe pure quello di “ripulire” le emissioni allo scarico, grazie a due nuove pompe benzina e relativi iniettori. Chi l’ha detto che una Mclaren non abbia a cuore l’ambiente?

I pistoni in alluminio forgiato sono un fiore all’occhiello, gentile concessione della sorellona Senna, la quale fornisce anche la guarnizione della testa a tre strati. Decorazione graditissima, che rende ancora più gustoso un piatto già succulento.

La coda allungata evidenzia il trattamento LT e un estrattore capace di fagocitare un bambino.

Pensavate fosse finita qui? I motoristi inglesi hanno posizionato il V8 100 millimetri più in basso, per migliorare l’handling. Ma soprattutto, come non menzionare un cambio allo stato dell’arte, che si fregia di rapporti pensati per un’accelerazione del 15% più rapida rispetto alla 720 Spider “base”. Eh già, questi ragazzi hanno la percentuale perfetta per ogni occasione.

Tale trasmissione, un 7 marce doppia frizione, sfrutta l’innovativo sistema Inertia Push. Una genialata diabolica, attivabile nella Track Mode, che sfrutta una spinta generata dalla coppia, per infilare i rapporti a raffica. Naturalmente, non potevano mancare i botti allo scarico a ogni cambiata, elargiti a piene mani nella modalità Sport.

Lo splitter e lo sguardo famelico profumano di cattive intenzioni.

Infine, per quanto riguarda il telaio, la 765 LT Spider impiega il medesimo Monocage II della variante coupè, a garanzia di una rigidità a prova di pista. Non sia mai che una Mclaren s’imbarchi alla deriva in curva come una Crown Victoria! Uno chassis così evoluto merita sospensioni adeguate, per questo viene dotato del Proactive Chassis Control II, ossia un sistema di sospensioni collegate idraulicamente, in cui il fluido contenuto negli ammortizzatori viene usato per mantenere l’auto piatta in curva. La regolazione è continua e permette anche di differenziare la rigidità in base al movimento, lento o veloce, del fluido stesso sfruttando valvole e restrittori ad hoc. Il che permette persino di ottenere uno smorzamento dedicato per l’anteriore e il posteriore.

Ciononostante, non è un’auto che digerisca i crateri delle nostre strade come una Rolls-Royce… Ma portatela in pista e sarà felicissima di sbranare cordoli e farvi partire scariche goderecce di adrenalina.

Il cockpit è intriso di Alcantara e si presenta con due sedili completamente in fibra di carbonio, optional, con un’imbottitura da fachiri.

Diciamocelo: la Mclaren 765 LT rappresenta il meglio oggi disponibile tra le supersportive. Ha dalla sua design, tecnologia degna della Nasa. E possibilità di personalizzazione, grazie al reparto MSO (Mclaren Special Operations) illimitate. Purtroppo però, tutto ciò si paga profumatamente, dato che il prezzo parte da 382.500 dollaroni. Ossia poco meno di 328.000 Euro al cambio attuale. E ne faranno solo 765.

Magari non sarà molto “analogica” ma resta una belva ribelle nell’anima, degna di sedere nell’Olimpo delle auto che faranno la storia.

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