- Il V6 che bastona i V8 si crede un V12:

Ferrari 296 gtb -

“Quando si parla di Ferrari, il focus sulla Power unit è d’obbligo. Il motore alla Ferrari è ancora al centro del progetto e con questa 296 GTB l’azienda vuole sottolinearlo una volta di più. Con la potenza specifica di 221 cv/litro segna il valore più alto per un’auto di serie”.

Quando si parla di Ferrari e di 6 cilindri, la gente comune storce un po' il naso. Storicamente, il propulsore a 6 cilindri di Fiorano, etichettava le Ferrari "economiche", quelle per chi approcciava per la prima volta ai modelli del cavallino come la Ferrari Dino 246 del 1969. Con il modello 296, però, la storia cambia completamente.

02 luglio 2021 | scritto e pensato dalla mente malata di Gabry | editato e corretto dal pensiero distorto di M.Carito

Monta un motore V6 ed ha il cavallino sul cofano, ma non provate a chiamarla “Entry Level” o vi dovrete ricredere. Ferrari presenta al pubblico la nuova 296 GTB: piccola, ibrida biturbo, leggera, potentissima e tremendamente veloce. Quanto? Beh, se vi piacciono i numeri (noiosi che non siete altro) ve ne lascio qualcuno per capire meglio di cosa parliamo: 830 cv combinati, 1470 kg di peso (100 kg meno della SF90), 0-100 in 2.9 sec, 0-200 in 7.3 sec. Per darvi un’idea di come tutto questo si traduca, vi basti sapere che sul Circuito di Fiorano, la 296 GTB in configurazione “Assetto Fiorano” ha girato in 1’21”, ben 1 sec più veloce della F8.

Contenti ora? Bene, perchè in realtà non avete ancora letto nulla...

La Ferrari 296 GTB in presentazione ufficiale

Quando si parla di Ferrari, il focus sulla Power unit è d’obbligo. Il motore alla Ferrari è ancora al centro del progetto e con questa 296 GTB l’azienda vuole sottolinearlo una volta di più. Con la potenza specifica di 221 cv/litro segna il valore più alto per un’auto prodotta in serie.

Il propulsore, capostipite della famiglia F163, montato in posizione posteriore centrale, è un 3000 cc biturbo (in Ferrari dicono 2900 cc ma non ascoltateli, son 2992, quasi 3000 cc) con angolo tra le bancate di 120°. Se questo vi sembra un dettaglio beh, non lo è, perché questa peculiarità permette al V6 di erogare 663 cv a 8000 giri/min con limitatore a 8500. Rispetto ai precedenti V8 di Maranello, il propulsore termico pesa 30 kg in meno ed è sovralimentato da due turbocompressori IHI posizionati tra le due bancate, proprio al centro della V. Questo ha permesso un importante abbassamento del baricentro ed una significativa riduzione delle masse rotanti a tutto vantaggio delle performance. Le due turbine parallele e controrotanti, hanno dimensioni ridotte rispetto a quelle montate sul V8 e garantiscono un ritardo di erogazione più contenuto per godere al massimo della reattività del motore.

La particolare configurazione del motore ha permesso l’uso di uno scarico più rettilineo e lineare con catalizzatori in incolet (che non è una parolaccia in barese) che fanno suonare questo V6 come un piccolo V12.

Per raggiungere l’esorbitante potenza di 830 cv, scaricati sulle sole ruote posteriori, ci pensa poi l’unità elettrica NGUK montata tra il motore termico ed il cambio ad 8 rapporti in posizione molto molto ribassata. Da sola permette di annullare quasi a zero il turbolag, di viaggiare fino a 25 km in modalità zero emissioni e deriva dall’esperienza di Ferrari in F1 (anche lì utilizzano motori V6...sarà un caso?).

Ogni capolavoro che si rispetti, va conservato sotto vetro in una teca dedicata. Anche per questo V6, infatti, Ferrari ha pensato ad una copertura tipo vetrinetta trasparente per mostrarsi in tutta la sua bellezza proprio dietro l’abitacolo. La copertura può essere in vetro, sulla versione meno pistaiola, oppure in Lexar per la versione Assetto Fiorano.

L'Alfa Romeo GTV/Spider
L'Alfa Romeo GT
I dati tecnici della Ferrari 296 GTB

Il corpo vetture ed il passo sono stati accorciati di 5 cm rispetto alla F8 per aumentare l’agilità nello stretto. Un’auto agile e veloce nel misto, quindi, e se l’equazione “passo corto + leggerezza” non vi dice niente, probabilmente dovreste ripassare la storia di uno dei maggiori interpreti di questa filosofia: Mr. Colin Chapman...

La Ferrari 296 GTB in configurazione definitiva nel tadizionale colore Rosso Ferrari

La nuova 296 GTB ha un design che rispetta gli stilemi classici delle Ferrari moderne, con forme morbide e sinuose solcate da poche nervature profonde che segnano tutto il corpo vettura come linee di matita. Ogni dettaglio stilistico è razionale e finalizzato alla performance ma senza dimenticare l’occhio che, su Ferrari si sà, vuole sempre la sua parte. Se la si osserva meglio, sono molte le scelte stilistiche innovative finemente mascherate da una forma semplice che in realtà semplice non è. Questa è stata la sfida più grande del Centro Stile Ferrari nel vestire questa 296 GTB.

La semplicità è una complessità risolta” diceva lo scultore Constantin Brâncuși e questa Ferrari vuol esserne l’esempio.

Lo sketch definitivo della Ferrari 296 GTB

Spicca tra tutte il design del posteriore: innovativo, avvolgente, con lo scarico unico centrale dalla forma trapezoidale rovesciata in posizione molto alta che sbuca al centro dello specchio di coda. Un design lineare a sviluppo orizzontale, con i gruppi ottici molto compatti dalla forma particolare (che a noi ricordano un occhiale sobrio stile Puff Daddy), l’estrattore molto alto e nervato e due enormi bocche si sfogo dell’aria calda che avvolgono lo scarico. La linea della coda vuol essere un omaggio alla Ferrari 250 LM del 1964. Lo spoiler posteriore è attivo e sbuca come una paratia curva verticale dal profilo nero ma quando viene chiuso è completamente invisibile.

Il posteriore della Ferrari 296 GTB
La vista tre quarti posteriore della Ferrari 296 GTB
La Ferrari 250 LM da cui il Centro Stile si è ispirato per il design della coda della nuova 296 GTB

Al centro della copertura in vetro del motore è posizionato un camino carenato per lo sfogo dell’aria calda sviluppata dal propulsore.

Frontalmente l’auto ha una linea molto pulita e sobria. La carenatura delle griglie frontali sembra quasi voglia mordere e nasconde i radiatori retrostanti. Spicca poi al centro basso del frontale una sorta di aletta sospesa, chiaro richiamo di quelli già visti in Formula 1. I fari anteriori sono una reinterpretazione in chiave moderna dei fari a goccia del passato con l’integrazione delle prese d’aria per il raffreddamento dell’impianto frenante.

Insomma, forma e funzione su questa vettura si fondono in modo indelebile.

Il camino di sfogo dell'aria carenato al centro della vetrinetta motore
l'aletta sospesa incastonata nella parta bassa del frontale
Il frontale della Ferrari 296 GTB

Per quanto riguarda gli interni, l’abitacolo è molto simile a quello già visto sulla SF90. Minimalista, lineare, con pannelli touch screen che sostituiscono la maggior parte dei comandi di interfaccia. E’ un abitacolo ovviamente “driver oriented” con una plancia strumenti totalmente digitale composta da 3 monitor avvolgenti ed il volante sviluppato attorno al concetto di display tridimensionale con tutti i comandi a distanza di pollice. Addirittura il pulsante “Engine START/STOP” non è un pulsante ma un comando a sfioramento posto al centro del volante sotto il Logo Ferrari (no, questo non ci piace proprio). Presente anche sulla 296 GTB l’E-manettino con quattro modalità di guida selezionabili “E-drive / Hybrid / Performance / Qualifing” insieme all'head up display per non distogliere mai lo sguardo dalla strada. Infine, in mezzo al tunnel centrale, una citazione storica con il richiamo del tipico “cancelletto”, la celebre placca metallica per il direzionamento della leva del cambio ormai elemento distintivo su Ferrari. In questo caso il cancelletto è stato rivisto in chiave moderna più “digital”. I sedili sono di due tipologie “Comfort” e “Racing” con questi ultimi più avvolgenti e costituiti da un unico elemento in fibra di carbonio per contenere il peso, aumentare la rigidità e quindi il contenimento del pilota. Completa la caratterizzazione degli interni il display dedicato per il passeggero (Già visto su Ferrari Roma, 488 Pista, FF e molte altre) con i comandi touch per l’infotainment ed alcuni indicatori e strumenti come contagiri e velocità per vivere l’esperienza Ferrari in modo più immersivo anche se state seduti dal lato sbagliato.

Se anche a voi tutta questa elettronica ha messo la nausea non vi preoccupate, è solo l’effetto collaterale dello spirito “fun to drive” che in Ferrari si sono ripromessi di trasmettere.

La plancia della Ferrari 296 GTB
Gli interni della Ferrari 296 GTB lato guida
il display touch passeggero della Ferrari 296 GTB
Il volante della Ferrari 296 GTB

In definitiva, questa 296 GTB vuole divertire e far divertire ridefinendo il concetto di “piacere di guida” made in Maranello. Progetto ambizioso che rema, però, nella direzione che piace a noi: un’auto snella, compatta, potente, devota alla leggerezza ed al puro divertimento. Per essere la prima 6 cilindri ibrida del cavallino….se questo è l’inizio, il futuro si prospetta molto interessante…

Come dite? Quanto costa? Siete proprio malati di numeri allora!... Va bene, vi accontento: prezzi a partire da 269.000 euro, o 302.000 per la versione Assetto Fiorano.

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