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“Tutti pronti? Perfetto! Per prima cosa io manterrei il peso invariato perchè quello della Stradale mi sembrava già ottimo. FATTO! Poi, leverei via tutto quello che non serve tipo il tetto, parabrezza e sportelli. FATTO! Rinforziamo un po’ il davanti per aumentare la rigidità torsionale. FATTO! Perfetto, a questo punto aggiungerei un kit aerodinamico per aumentare ancora di più il Downforce di un buon 40%, aumenterei un po’ la potenza, diciamo del 25%, e la coppia del 40%. FATTO! Direi che ci siamo allora. Cos’è venuto fuori? UN MOSTRO!”

Ci sono auto che nascono sotto una buona stella ed altre che SONO la stella. La Dallara Stradale EXP è proprio questo. E’ l’evoluzione più estrema di una ricetta già vincente. E quando hai tra le mani gli ingredienti giusti, il piatto non può che riuscire bene.

05 agosto 2021 | scritto e pensato dalla mente malata di Gabry | editato e corretto dal pensiero distorto di M.Carito

E’ possibile migliorare la perfezione? E’ una domanda curiosa, apparentemente folle, che probabilmente dalle parti di Parma, più precisamente a Varano de Melegari, l’Ing. Paolo Dallara ed il suo team non si sono mai posti quando hanno deciso di riprendere in mano il progetto della Stradale. Già, la Stradale… un’auto che, solo a leggere le caratteristiche tecniche, sembra uscita dal più romantico dei sogni che un malato di motori possa fare ai giorni nostri.

Se vi chiedessero come dev’essere l’auto perfetta, cosa rispondereste? Mettiamola così: se la vostra risposta assomiglia a qualcosa tipo “Beh, la voglio bassa, leggera, motore compatto con cilindrata e potenza giusta ma non esagerata, più carbonio che sulla tavola periodica degli elementi, essenziale nelle sue funzioni, sincera, tattile e veloce”, allora probabilmente sognate una Dallara Stradale.

Se il sogno era giusto, dovrebbe essere lei l'auto perfetta per voi: la Dallara Stradale

Molto sinteticamente, nella versione standard, l’auto monta un motore Ford a quattro cilindri da 2,3 litri in grado di erogare 400 cavalli. 855 kg di peso distribuiti su quattro metri e centoottantacinque millimetri di lunghezza per 1,78 metri di larghezza. Altezza da terra di un metro e 4 centimetri, praticamente quanto una Ford GT40, da sempre il metro di misura per le auto bassissime. Insomma, una modella da passerella che ti conquista da subito e ti prosciuga il portafoglio alla stessa velocità di Bolt sui 100 metri. Lo sviluppo è stato curato da un certo Loris Bicocchi che se non vi dice niente, siete rimandati a settembre. Velocità massima di 280 km/h, lo 0-100 è coperto in 3.25 secondi e solo 31 metri per arrestarsi da 100 a 0. Con un carico aerodinamico pari al peso vettura alla massima velocità, le permette di superare i 2G laterali. Ditemi voi se questo non è l’identikit dell’auto perfetta che vi stampa un sorriso sulla faccia a vita? Io mi auguro di si, perchè di certo lo è per noi.

Bene, se per voi questa è l’auto ideale per divertirvi, sappiate che Paolone Dallara ed i suoi amici Daniele Guarnaccia (Dallara Stradale Program Manager) e Dario Apicella (Dallara Stradale Development Driver) hanno un’idea un po’ diversa. Quello che il team deve aver pensato è stato “Prendiamo una Stradale standard e leviamo tutti i vincoli che la rendono omologabile. Chissà cosa viene fuori…

Ecco Cosa viene fuori: la Dallara Stradale EXP

L’hanno chiamata EXP in onore delle prime 3 lettere che hanno digitato a caso sulla tastiera del PC in ufficio marketing...che è sta faccia? Ho fatto una battuta, dai! E fatti 'na risata ogni tanto che domani non te ne accorgi ti svegli e guidi un SUV automatico…

Dicevamo, Si chiama EXP che sta ovviamente per EXPERIMENTAL VEHICLE, cioè “vettura sperimentale”. Solo che questa non è un prototipo come tanti che resta sepolto nei garage dei reparti ricerca e sviluppo a fine sviluppo. Questa è ordinabile ed acquistabile dai privati.

Il Team è partito da due importanti presupposti per la realizzazione di questa vettura: realizzare un’auto da pista semplice da guidare senza compromessi, completamente regolabile che regali al Gentleman driver un’esperienza di guida da professionista ed allo stesso tempo curare al massimo la sicurezza secondo gli standard delle competizioni GT.

Tutti pronti? Perfetto, si parte! Per prima cosa io manterrei il peso invariato perchè quello della Stradale mi sembrava già ottimo. FATTO! Poi, leverei via tutto quello che non serve tipo il tetto, parabrezza e sportelli. FATTO! Rinforziamo un po’ il davanti per aumentare la rigidità torsionale. FATTO! Perfetto, a questo punto aggiungerei un kit aerodinamico per aumentare ancora di più il Downforce di un buon 40%, aumenterei un po’ la potenza, diciamo del 25%, e la coppia del 40%. FATTO!

Direi che ci siamo allora. Cos’è venuto fuori? UN MOSTRO!

Passato e presente della Dallara Stradale. A sinistra la versione standard, a destra la EXP.
Il frontale promette bene
Il posteriore promette anche meglio
Passato e presente della Dallara Stradale. A sinistra la versione standard, a destra la EXP.

Da fuori è dichiaratamente una Dallara Stradale, molto riconoscibile perchè non è stato stravolto il progetto iniziale. Ma si capisce subito che questa in pista fa sudare per davvero. A partire dalla livrea, che ora non è più una lucida carrozzeria dai colori vivaci ma è scura, opaca con righe sottili gialle ed altre più marcate a contrasto tono su tono. C’è la protezione per la testa del pilota e del passeggero che ora sono nettamente visibili poichè sopra la linea di cintura c’è poco e nulla. L’assenza del parabrezza e del tetto spostano inevitabilmente lo sguardo verso il posteriore da cui spicca vistosa un’ala gigantesca, completamente regolabile ed affilata come la spada di Goemon. I cerchi ora hanno il monodado centrale come le vetture da GT, l’impianto frenante è stato maggiorato e gli pneumatici mantengono le stesse misure iniziali ma sono stati studiati da Pirelli sulle nuove specifiche della vettura. Già, le specifiche...siete pronti?

Il peso resta quello della Stradale ma i cavalli ora sono 500, la coppia passa da 500 Nm a 720 ed il downforce cresce da circa 820 a 1250 Kg alla massima velocità! La spinta verticale di quest’auto è qualcosa di incredibile, del 30% superiore al peso della vettura, circa il triplo di una vettura da GT tradizionale! Questo ipoteticamente le permette di viaggiare capovolta sottosopra su una pista immaginaria senza staccarsi dal soffitto. Ho detto IPOTETICAMENTE, voi nel dubbio non provateci, vi basta sapere che si può fare…

anche dall'alto è magnifica
Il frontale promette bene
Il posteriore promette anche meglio

L’elettronica è BOSCH e permette un’infinità di combinazioni per le regolazioni di ABS e controllo di trazione.

In questo modo Dallara ha realizzato una vettura che permette subito al pilota di raggiungere il proprio limite, ma sposta molto in avanti il limite fisico della vettura. Questo dà modo al pilota di superare il proprio limite a piccoli step progressivi per avvicinarsi sempre più alle prestazioni di piloti professionisti. Tutto questo è semplicemente magnifico.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: E’ possibile migliorare la perfezione? Noi pensavamo di no, ma Dallara ci è riuscita.

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