ASTON MARTIN VALKYRIE

- IL CANTO DELLE VALKYRIE -

Penso che la mia gattina abbia il temperamento di una Valkyrie, ma sicuramente non lo stesso fascino di un motore Cosworth!

05 novembre 2020 | scritto e pensato dalla mente malata di Baffo | editato e corretto dal pensiero distorto di Gabry

Sono comodamente appollaiato sul divano col mio portatile, quando arriva la mia nuova gattina che mi ipnotizza con gli occhioni verdi passando sopra la tastiera, aprendo mille pagine internet a caso. Rimedio qualche graffio di protesta ma torno padrone della situazione. Tra le pagine aperte mi casca l'occhio su un articolo interessante e inaspettato che tratta della nuovissima Aston Martin Valkyrie, la hypercar della casa inglese prodotta in collaborazione con Red Bull Racing. Esattamente, il team di Formula 1.

Marek Reichman, che dirige la parte stilistica del marchio (tra le sue creazioni: Rapide, DBS, DB10, CC100, one-77, Vulcan e tante altre) e Adrian Newey, il genio della aerodinamica in Formula 1 (a breve patrimonio internazionale dell’Unesco), hanno deciso di fare le cose per bene, differenziando il modello da quello che fino ad oggi Aston Martin ha rappresentato.

La linea pulita, senza appendici aerodinamiche perché inglobate nel corpo vettura, convoglia i flussi d’aria in due enormi condotti sul fondo della vettura per farli defluire dalle fiancate e dal generoso estrattore posteriore, generando una forza invisibile che la schiaccia a terra. Sento bruciare i tagli sulle mani ma resisto e, osservando la vettura, mi rendo conto che la cura alla componente aerodinamica è maniacale, al punto da sostituire gli specchietti retrovisori con telecamere affogate da qualche parte. Un altro concetto estremizzato in questa Valkyrie è il peso, solo 1030 kg, grazie ad un telaio con monoscocca in fibra di carbonio e il motore direttamente imbullonato allo stesso che sostiene anche la geometria della sospensione posteriore. Dentro c’è solo volante e sedili direttamente attaccati al telaio, e qualche schermo per l'infotainment giusto per poter dire che con quest’auto puoi anche farci la spesa al super e cercare il pub più vicino con il navigatore.

Il motore, montato in posizione centrale per migliorare la distribuzione dei pesi, è un gioiello in fusione di alluminio. V12, con le bancate inclinate a 65° tra di loro, dotato di pistoni e bielle in titanio e prodotto da Cosworth. Mentre cerco il disinfettante mi viene in mente che la Cosworth in F1 dal 1967 ai primi anni 80, colse ben 155 vittorie con il motore aspirato DFV! Torno di corsa al portatile e un dato cattura la mia attenzione, il motore è un aspirato ad iniezione indiretta che abbinato ad un catalizzatore ogni 3 cilindri permette di rimanere dentro i limiti delle emissioni, giusto per fare felici noi appassionati ed aiutare il pianeta. Il risultato è un 6.5 litri con 1014 cv ad 11.100 giri/min e 740 Nm di coppia massima. Inoltre, montato appena prima del cambio, è presente anche un motore elettrico della Rimac che porta la potenza totale a 1160 cv. Il sistema funziona come un sistema Kers, quindi accumula energia in fase di frenata e la utilizza per ridurre i tempi morti tra una cambiata e l’altra. Con il cambio a 7 rapporti della Ricardo, il risultato è uno scatto 0-320 km/h in soli 10 secondi, lo stesso tempo che normalmente impiego a scendere dal divano! Adesso so cosa cantavano le valchirie sui campi di battaglia quando portavano ad Odino i guerrieri più forti, un urlo ad 11.000 giri.

Ma possiamo andare in pista con questa Valkyrie? Assolutamente no sei pazzo, manca il tocco di prepotenza! Prima devi montare l’AMR Track Performance Pack che ti viene consegnato in un pacco Ikea con dentro dei bravi tecnici e le semplicissime istruzioni di montaggio. Il kit prevede un nuovo paraurti frontale disegnato per diminuire la resistenza dell’aria e aumentare carico aerodinamico ed efficienza, un nuovo splitter ed una serie completa di pannelli esterni progettati per migliorare le prestazioni e l’efficienza della vettura in pista. Come se fosse lenta in configurazione stock... Oltre a tutto questo, crepi l’avarizia, nel kit c’è anche un impianto frenante con pinze in titanio e dischi carboceramici, abbinati a cerchi in magnesio e nuove sospensioni regolabili. Il risultato finale è una vettura l’8% più veloce! Mi viene da ridere se paragono questi dati a quelli di alcune auto “sportive”. È un po’ come presentarsi al primo provino per un film porno e trovarsi a fianco, e specifico fianco, Rocco Siffredi. Si capisce subito che potremmo fare tutti e due la stessa cosa, ma con risultati decisamente diversi... Impressionante...e non è solo questione di numeri…

Altro che vergini guerriere queste Valkyrie!

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